Ipercheratosi e micosi

Podologo specializzato nel trattamento di callosità del piede, a Viterbo

Ipercheratosi

L'ipercheratosi definita comunemente callosità, callo, occhio di pernice o durone, è un ispessimento dello strato esterno della pelle che può interessare svariate zone del piede, assumere diversi aspetti clinici e dipendere da più di una causa. L'ipercheratosi può essere facilmente riconosciuta e trattata durante una visita podologica.

Le zone maggiormente colpite dalla callosità sono la pianta (ipercheratosi plantare), nello specifico al di sotto delle teste metatarsali, e le dita (ipercheratosi digitale). In quest'ultimo caso, parleremo di ipercheratosi interdigitale quando essa si presenta tra un dito ed un altro; Dorsale quando si trova sul dorso del dito; Apicale quando è all'estremità del dito; Subungueale quando è al di sotto dell'unghia. Si parla, invece, di onicofosi quando l’ipercheratosi è presente tra l'unghia ed il margine del dito. Zone raramente affette da ipercheratosi sono: il dorso del piede e il margine esterno o interno del piede.

Il quadro clinico muta in base alla tipologia di ipercheratosi da identificare durante una visita podologica:
  • La placca callosa è un’ipercheratosi estesa
  • Il tiloma è un'area di ipercheratosi molto spesso tondeggiante e circoscritta
  • L'heloma ha una forma circolare, è caratterizzato da un nucleo ben definito, e si distingue in molle e duro
  • L'introflessione a cuneo, volgarmente nota come "occhio di pernice", è invece una callosità a forma di cono che penetra nel tessuto profondo provocando molto dolore.
Le cause della formazione di ipercheratosi sono da attribuire principalmente ad un eccessivo carico, in seguito ad alterazioni della struttura del piede, o ad attrito, ad esempio quello provocato da una scarpa troppo stretta; Anche patologie tipicamente dermatologiche come la psoriasi possono essere causa di ipercheratosi. Il trattamento podologico (Curettage podologico), successivo a una visita podologica accurata, consiste in primo luogo nell'asportazione dell'ipercheratosi, con metodi incruenti, per eliminare il dolore. In secondo luogo, si ricercano e poi si interviene sulle cause della patologia, in modo da evitare recidive con plantari su misura e ortesi in silicone. 

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Micosi e onicomicosi

Una visita podologica con un professionista qualificato è raccomandata in caso di infezioni da funghi nei piedi.

La micosi è un'infezione provocata da miceti (Funghi) che può colpire diverse zone del corpo. Nel piede può manifestarsi sulla pelle, prevalentemente sotto la pianta e tra le dita, e sopra o sotto l'unghia. Quando la micosi interessa l'unghia si parla di onicomicosi. Nell'onicomicosi, durante la visita podologica, si può osservare un'alterazione dell'aspetto dell'unghia, sia nella forma che nel colore: ispessimento, distaccamento dal letto ungueale (la porzione del dito su cui giace l'unghia), sfaldamento, rugosità; ingiallimento, imbiancamento, opacamento, imbrunimento. Al di sotto dell'unghia può svilupparsi un'ipercheratosi reattiva che può provocare dolore quando l'unghia è sottoposta a pressione. 

Spesso l'onicomicosi viene erroneamente diagnosticata, perché confusa con alterazioni dell'unghia provocate da traumi o microtraumi o da patologie sistemiche. Per questo motivo, prima di iniziare una terapia, è consigliabile eseguire una visita podologica completa di esame micologico dell'unghia e del tessuto subungueale. Il trattamento dell'onicomicosi prevede l'uso di farmaci per via locale e in casi estremi orale per un periodo di tempo più o meno lungo (in alcuni casi anche fino a 12 mesi), la rimozione dell'ipercheratosi subungueale e la riduzione dello spessore dell'unghia, in modo da garantire una maggior efficacia dei farmaci ed eliminare, qualora presente, il dolore. 

Un'infezione abbastanza comune degli spazi interdigitali e della pianta del piede rilevata in sede di visita podologica è la tinea pedis, più comunemente conosciuta come piede d'atleta. Generalmente è caratterizzata dai seguenti sintomi: sensazione di bruciore, prurito, tensione, pelle macerata, squamosa, talvolta vescicolare. La terapia consiste nell'assunzione di farmaci per via topica, sistemica e nel curretage cutaneo manuale da parte del professionista, qualora sia necessario. Si raccomanda anche di osservare alcune semplici norme igieniche, come asciugare bene gli spazi interdigitali ed indossare scarpe che assicurino alla cute un'adeguata traspirazione.

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